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I Sistemi Motivazionali Interpersonali

  • Immagine del redattore: Raffaela Camiscia
    Raffaela Camiscia
  • 24 ott 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

I sistemi motivazionali interpersonali sono frutto del filone di ricerca cognitivo-evoluzionistico di Liotti, Monticelli e Farina. Prendono in considerazione la teoria del cervello trino di McLean ovvero la suddivisione in cervello rettiliano (tronco, cervelletto, gangli base), sistema limbico e neocorteccia.


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Un sistema motivazionale è un'impalcatura biologica percettivo/motoria del cervello e determina una rappresentazione privilegiata di certi stimoli che permette la selezione e l’elaborazione dell’informazione al fine di regolare l’azione in vista di una meta (sempre innata). Le motivazioni sono di tre tipi:


MOTIVAZIONI RETTILIANE: alimentazione, esplorazione, territorialità, predazione

LIMBICHE/SOCIALI: attaccamento, accudimento, accoppiamento sessuale durevole, competizione, cooperazione

NEOCORTICALI: necessità di ordine/coesione degli altri fino ad avere una percezione coerente di sé e del mondo


Con sistemi motivazionali interpersonali ci riferiamo a quelli di origine limbica, nello specifico sono:


ACCUDIMENTO/CURA: cura un membro conosciuto del gruppo che è in difficoltà, particolarmente usato se è un discendente genetico.


AGONISTICO (dominanza/subordinazione): se in competizione per una risorsa un membro mostra forza, se è a rischio di danno (l’altro è più forte) riconosce la sua superiorità e mostra sottomissione. Se l’altro segnala sottomissione viene interrotto l’attacco.


SESSUALE: ricerca un membro del gruppo disponibile all'accoppiamento (attraverso corteggiamento) e si mantiene la vicinanza per assicurarsi nuovi incontri e accudimento della prole.


COOPERATIVO/PARITETICO: se un membro del gruppo ha un obiettivo comune che è più facile se raggiunto insieme è un pari, non superiore/inferiore. Il cervello umano è geneticamente predisposto alla cooperazione. Non è necessario un ritorno di vantaggio personale. E' il sistema più importante in terapia.


ATTACCAMENTO: quando si in difficoltà si cerca prossimità con un membro conosciuto del gruppo che appare più forte/saggio. E' il sistema più centrale per l’organizzazione del Sé e più precoce di tutti e massimamente attivo nell’infanzia.


Le emozioni sono indicatori di quale sistema motivazionale si è attivato.

La stessa emozione può indicare l’operare di vari sistemi motivazionali e avere valore biologico molto differente.

In disturbi traumatici altri sistemi motivazionali si attivano al posto dell’attaccamento quando questo non si può attivare a causa dell’impossibilità di accesso ai sentimenti di vulnerabilità, tenerezza, dolore, intimità interpersonale.


 
 
 

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